Il Gran Paradiso
Con i suoi 4061 metri, il Gran Paradiso vanta il primato di essere l’unica montagna interamente italiana a superare i 4000 metri.
Si tratta della vetta simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, un tempo riserva di caccia dei Savoia, dove venne creato nel 1922 il primo parco nazionale italiano con l’obiettivo di proteggere l’animale che oggi ne è divenuto il suo emblema, lo stambecco. L’area occupa un territorio vasto, che in Valle d’Aosta conta ben tre vallate: la valle di Cogne, la Valsavarenche e la valle di Rhêmes, vere e proprie oasi naturali visitabili in tutte le stagioni, che permettono agli appassionati di escursionismo, mountain bike e equitazione di percorrere innumerevoli sentieri dove ammirare paesaggi incontaminati e incontrare la fauna locale. In inverno questo territorio diviene il paradiso degli amanti dello sci di fondo, offrendo lunghe piste immerse nella natura dove spesso è possibile incontrare gli animali selvatici.
Per poter osservare più da vicino gli abitanti del parco vale la pena visitare il Parc Animalier di Introd, dove fauna e flora alpina vivono indisturbati sotto gli occhi attenti dei suoi visitatori.
Da non perdere le cascate di Lillaz, una delle principali attrazioni del Comune di Cogne, caratterizzate da tre salti d’acqua del torrente Urtier che raggiungono 150 metri complessivi di altezza.
L’area del Gran Paradiso non è soltanto natura, ma anche cultura e tradizioni, capaci di lasciare a bocca aperta anche i suoi ospiti più esigenti. Il sito sicuramente più stupefacente è il ponto acquedotto di Pondel, situato nel Comune di Aymavilles, all’imbocco della valle di Cogne. Si tratta di un’ardita opera di epoca romana costruita nel 3 a.C. dotata di due passaggi che è ancor oggi possibile percorrere. Il camminamento interno è il momento più adrenalinico della visita: l’attraversamento avviene percorrendo una lastra di vetro trasparente, che permette di ammirarne la struttura interna.
Rivivi il medioevo e le tradizioni locali
Il Medioevo rivive nei numerosi castelli che caratterizzano il paesaggio: il castello di Introd, il castello Sarriod de la Tour, il castello di St-Pierre e il castello di Aymavilles sono soltanto alcuni tra i manieri che è possibile incontrare. Appartenenti a periodi e correnti artistiche diverse, questi antichi edifici permettono di fare un tuffo nel passato. Oltre alla vita dei Signori, splendide dimore rurali permettono di scoprire la vita, gli usi e i costumi di un tempo: la Maison Bruil di Introd è un’antica casa rurale dove è possibile ammirare gli ambienti tipici della casa tradizionale. Gli appassionati di architettura possono ammirarne uno dei migliori esempi valdostani presso la Maison Gérard Dayné, sede di un interessante museo etnografico.
Quest’area custodisce le proprie tradizioni, quale l’antica produzione artigianale dei pizzi al tombolo a Cogne. Il Folklore rivive ogni anno nel corso delle sagre e delle feste tradizionali dove si assapora l’autenticità del territorio. Gli antichi mestieri sono rievocati durante le “Veillà”, in cui le stradine degli antichi villaggi si animano di persone dedite ai lavori di un tempo. Da non perdere sono inoltre le “Batailles de Reines”, combattimenti non cruenti tra le famose mucche valdostane e la famosa “Dévéteya” di Cogne, grande evento che festeggia a fine settembre la discesa delle mandrie dagli alpeggi.
Le tradizioni rivivono anche nell’enogastronomia locale, che permette di assaporare sapori unici: tipiche di queste zone sono la Seupetta de Cogne (zuppa con riso, pane, fontina, burro e spezie), la favò de Ozein, zuppa il cui ingrediente principale sono gustosissime fave e per i più golosi la crema di Cogne, a base di cioccolato. Il fondovalle è dominato da frutteti e meleti, regno incontrastato di vitigni autoctoni dove si producono vini pregiati come L’Enfer d’Arvier, il Torrette, il Gamay, il Petit Rouge, il Pinot Noir, il Mayolet, il Chardonnay, la Petite Arvine e il Pinot Gris.
Poco lontano dal territorio del Gran Paradiso si trovano altre due valli incontaminate. La Valgrisenche è la patria invernale dell’heliski. Al suo interno vengono ancor oggi lavorati i “Draps”, tessuti in lana realizzati su antichi telai. La vallata ospita uno dei più interessanti magazzini di stagionatura dell’inimitabile Fontina Dop. Lungo i pendii che da St-Pierre salgono a St-Nicolas e verso il vallone di Vertosan si ammirano alcune tra le più belle vette della valle d’Aosta.
L’area del Gran Paradiso è la località adatta per coloro che vogliono vivere una vacanza immersi nella natura, lontano dalla frenesia della quotidianità, vivendo a pieno le antiche tradizioni che il suo territorio incontaminato ancor oggi offre.
Le esperienze disponibili
L’esperienza permette al cliente di scegliere una capra tra quelle proposte nel momento dell’adesione e di ricevere mensilmente fotografie e notizie relative alla vita dell’animale. Inoltre nell’arco dei 6 mesi potrete venire una volta a trovare la prescelta che si presenterà con un cartello con il vs nome.
L’esperienza permette al cliente di scegliere una mucca tra quelle proposte nel momento dell’adesione e di ricevere mensilmente fotografie e notizie relative alla vita dell’animale. Inoltre nell’arco dei 6 mesi potrete venire una volta a trovare la prescelta che si presenterà con un cartello con il vs nome.
In questa giornata di cucina potrete immergervi nella magica atmosfera del nostro agriturismo, dove tutti i giorni ci dedichiamo con passione alla montagna e ai prodotti del territorio. Nella cornice unica e conservata della Valnontey
Visita alla produzione, visita alla stalla, merenda in agriturismo con prodotti tipici dolci e salati. La Ferme si trova vicinissima alla partenza del sentiero che conduce al Rifugio Vittorio Sella d’estate e direttamente sulle piste di sci di fondo del comprensorio di Cogne in inverno.
Vieni a scoprire l’anima tessile di Valgrisenche
Gran Paradiso
Durante questa esperienza avrete modo di immergervi nel mondo della tessitura e della lana per scoprire la filiera del “drap”, tessuto tipico della Valgrisenche, dalle sue origini fino ad oggi.
Mi chiamo Henri Anselmet e per me il vino è un’eredità di famiglia. Dopo anni di apprendistato, viaggi formativi e centinaia di assaggi, ho deciso di intraprendere la mia strada enoica, eroica e certamente un po' folle. Sentivo l’esigenza di costruire un progetto che fosse mio soltanto.
Ogni ospite sarà accompagnato durante la visita in cantina a cui seguirà una degustazione delle nostre etichette. Un'immersione sensoriale approfondita, alla scoperta dei terroir coltivati dalla famiglia Anselmet. Offre al visitatore l'occasione unica di conoscere e capire la profonda relazione che lega i cru dell'azienda alla nostra personale interpretazione dell'annata.
Ogni ospite sarà accompagnato durante la visita in cantina a cui seguirà una degustazione delle nostre etichette. Dedicheremo particolare attenzione a illustrare le caratteristiche della viticoltura di montagna e le attenzioni speciali che riserviamo a ciascun vigneto e a ciascuna vinificazione.